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Caso Pangiarella, slitta al 15 novembre la sentenza sulla morte del pensionato di Spoltore

Redazione
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Slitta al prossimo 15 novembre la sentenza sulla morte del pensionato di Spoltore, Donato Pangiarella.

L'uomo di 74 anni, era stato trovato senza vita il 6 settembre 2014 nell'ascensore di un palazzo in via Cerrano, a Montesilvano.

L'udienza preliminare di oggi è stata, infatti, rinviata per il legittimo impedimento dell'avvocato Simone Rosario Matraxia, difensore di Happy Ayegbeni, 34 anni, nigeriana, accusata di omicidio preterintenzionale.

Per questa vicenda la donna, che sarà giudicata con il rito abbreviato, trascorse quasi sei mesi in carcere. Stando al racconto fornito dall'imputata durante le indagini, lei e il 74enne si sarebbero incontrati in un supermercato di Montesilvano dove il pensionato si sarebbe offerto di aiutarla a portare in casa le casse d'acqua.

Una volta all'interno, secondo la versione della 34enne, l'anziano avrebbe cercato di avere un rapporto con lei che, per difesa, si sarebbe divincolata e l'avrebbe spinto. Sull'allontanamento dell'uomo dall'appartamento la donna avrebbe fatto ricorso a versioni diverse, dicendo una volta che il pensionato avrebbe preso l'ascensore da solo e un'altra che sarebbe stato accompagnato.

Del caso si sono occupati i Carabinieri del Nucleo investigativo di Pescara. La vicenda si gioca tutta attorno alle perizie, che hanno stabilito che il decesso è avvenuto per un fatale aritmia cardiaca. Nello specifico, secondo l'avvocato di parte civile, Alfredo Di Francesco, un alterco sarebbe alla base della morte del pensionato. Mentre la difesa sostiene che l'alterazione cardiaca sarebbe stata provocata dallo sforzo a cui si sarebbe sottoposto l'uomo portando le bottiglie d'acqua in casa e all'eccitazione sessuale suscitata dalla presenza della donna.

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