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Arrestato il colpevole dell’incendio alla DAG di Moscufo

Dopo minacce e intimidazioni il tragico epilogo il 31 ottobre

La Redazione
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Dopo una latitanza durata 8 giorni, ieri pomeriggio D.C. si è presentato con il suo avvocato nella caserma dei Carabinieri di Montesilvano.

I protagonisti:

D.C. uomo di 60 residente nella frazione di Fontanelle di Pescara, originario di Ottaviano (NA), separato con quattro figli, era già noto alle forze dell’ordine.

Giovanni Desiderio il presidente del consiglio di amministrazione della DAG srl in via Sardegna, a Moscufo.

La ricostruzione:

D.C. lavorava da diversi anni come padroncino presso la DAG srl fino a settembre 2017, quando la collaborazione è stata interrotta perché il commercialista della ditta ha segnalato che D.C. non era più titolare di una partita iva.
Per questo gli è stato comunicato che avrebbero potuto riprendere a collaborare solo quando avesse sistemato la questione burocratica.

Da questo momento cominciano le richieste, le minacce e le intimidazioni al presidente del consiglio di amministrazione dell’azienda tramite messaggi e telefonate.

Il 23 ottobre il messaggio in cui dichiara che se non fosse tornato a lavorare con loro avrebbe incendiato l’azienda.

Il 27 ottobre il messaggio con cui giura vendetta: “visto il tuo silenzio accetto la sfida. Pensa a tutte le conseguenze”.

Il 31 ottobre l’atto definitivo, senza la paura di essere riconosciuto, senza la paura delle conseguenze del suo folle gesto, entra in azienda con una tanica di benzina, intima ai 3 ex colleghi presenti di uscire perché ha intenzione di bruciare tutto.

D.C. ora è in carcere dopo che i Carabinieri gli hanno notificato l’ordine di custodia cautelare in carcere diposto dal gip Antonella Di Carlo su richiesta del pm Barbara Del Bono.

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