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Spoltore- Pru Di Gregorio, Paris: "Dopo la condanna bisogna accertare le responsabilità"

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Inadempimenti, ritardi, trascuratezze: i nodi del "pasticciaccio" del piano di recupero urbanistico Di Gregorio a Spoltore sono, alla fine, venuti al pettine. E peseranno, cari e amari, con 2 milioni e 300mila euro, sulle casse dell'amministrazione comunale. Prendendo come filo conduttore la relazione della Commissione d'indagine, esaminata anche in sede di assise civica, la consigliera comunale della Lega Antonella Paris, oltre a ricostruire passo dopo passo una vicenda che ha attraversato l'ultimo decennio, ha chiesto con dovizia di elementi all'amministrazione comunale quali provvedimenti intenda prendere nei confronti di chi potrebbe avere responsabilità nell'onerosa sentenza di condanna subita.

Il riferimento è, innanzitutto,  all'operato del commissario  ad acta, che non avrebbe osservato né i termini temporali previsti per l'espletamento del suo mandato, né avrebbe dato sufficientemente peso alle indicazioni provenienti dai tecnici comunali, che esaminando le carte avevano verificato difformità rispetto alle previsioni di legge.

Nel documento inviato al sindaco, ai componenti di Giunta, al segretario generale, al responsabile del settore lavori pubblici e a quello dei servizi finanziari Paris chiede di valutare l'opportunità di "agire legalmente nei confronti del Commissario ad acta ing. Cerasoli per richiedere i danni subiti e subendi" e ancora "l'acquisizione e produzione documentata della sostituzione della relazione riguardo al costo di costruzione che il progettista sosteneva aver sostituito per intero con la precedente relazione. In pratica si chiede in quale data e con quale numero di protocollo il Comune di Spoltore ha acquisito tale documentazione, va da sé che, in mancanza della prova, sorgerebbero seri dubbi". 

Paris vuole inoltre sapere "se ricorrono le condizioni per avviare azioni legali nei confronti della proprietà dei terreni oggetto del Pru e, se del caso, anche verso il progettista arch. Cipolletta che, nonostante fosse a conoscenza delle gravi difformità progettuali, non ha provveduto alle necessarie modifiche".

A tecnici e amministratori Paris chiede risposta scritta, che espliciti anche le motivazioni di eventuali decisioni sulla vicenda. Riservandosi ovviamente, per trasparenza nei confronti dei cittadini, di rendere pubblica la risposta.

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