Un concerto ed una mostra documentaria a Pianella sulla gloriosa Banda dei Diavoli Rossi

in ricordo del​Maestro​Andrea​Di​Fonzo​per​il​50° anniversario della morte

Remo Di Leonardo
11/07/2018
Attualità
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La figura di Andrea Di Fonzo (1885–1968), grande musicista, compositore e Maestro di banda, che suonò sotto la bacchetta di Arturo Toscanini, sarà ricordata, in occasione dei cinquant’anni della morte dall’Associazione Culturale “S. Cecilia” di Pianella, nell’ambito di un concerto, a lui dedicato, della banda degli allievi dell’associazione diretta dal M° Donato Di Martile, il 9 agosto prossimo a Pianella.

Nel corso del concerto saranno presentati i nuovi allievi della scuola.

La manifestazione si aprirà con l’intervento di Remo di Leonardo che illustrerà l’alto esempio culturale-musicale che ha lasciato il maestro di Fonzo ai giovani ed appassionati pianellesi.

La mostra che si svolgerà presso i locali della Chiesa di S. Domenico, sarà curata dalla stessa associazione musicale e si baserà su alcuni documenti editi e inediti della gloriosa Banda dei Diavoli Rossi, recentemente riportati a Pianella dal M° Di Martile, che per l'occasione saranno illustrati da Alessandro Morelli, studioso della storia delle bande musicali abruzzesi.

Andrea Di Fonzo nacque da Vincenzo, già musicante dei Diavoli Rossi sul finire dell'800 (vd. A. Morelli, La Banda musicale di Pianella, 2013) e da Cristina Ferri. Iniziò lo studio di teoria, solfeggio e tromba sotto la guida del maestro Luigi Marchetti che lo inserì nella banda di Pianella diretta dallo stesso Marchetti e successivamente dai maestri: Riccardo Costantini, Salvatore Chibbaro, Gioacchino Baldini e Augusto Giuliani. Nel 1902

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figura come suonatore di una cornetta di “metallo bianco”. Il 5 gennaio ottenne dalla commissione della banda un bombardino che prima era stato posseduto da Ulderico Chiarieri, il 6 gennaio del 1903 la sua cornetta passò a Berardino Margadonna ed il 1° Dicembre 1903 lasciò il bombardino a Corinto de Berardinis1.

Nel 1905, come si legge in alcuni studi datati al 23 luglio di quell’anno, si cimentò in una tournée artistica a Liegi, in Belgio, come trombonista in un’orchestra sinfonica tedesca. Più tardi suonò come solista nella banda musicale di Spoltore, Pianella e come suonatore di trombone “di canto” insieme con il fratello al bombardino a Città S. Angelo.

Durante tutto il 1910 rimase a Pianella nella banda “Diavoli Rossi” diretta dal Maestro Giuliani e nell’anno seguente, con la stessa banda, si recò per una breve tournée in Germania, sotto la direzione del Maestro Gioacchino Baldini.

Era ancora l’anno 1911, il 15 novembre, quando vinse il concorso per un posto di trombone tenore solista nella banda municipale di Cremona (al 2° posto si classificò un altro valente strumentista abruzzese: Pietro Colantonio).

Nel lasso di tempo che va dal ’13 al 15 vi furono avvenimenti importanti che segnarono profondamente la vita artistica del Maestro Andrea Di Fonzo. Nel 1913, dopo aver vinto un altro concorso di 1° trombone tenore alla banda civica di Venezia, rinunciò a malincuore al posto e ciò gli valse un attestato di riconoscimento e di lode dal Comune di Cremona per non aver privato il complesso bandistico della sua collaborazione in qualità di solista di trombone, tutto ciò malgrado i ripetuti inviti del Maestro Carmelo Preite.

Si arriva così al punto che segnò la tappa più importante della sua prodigiosa carriera: nel 1915 partecipò e vinse un concorso indetto dal Comune di Milano per un posto di trombone solista nella banda civica e come insegnante di trombone e congeneri presso la scuola comunale “Giuseppe Verdi” nella sede del Castello Sforzesco. La nomina gli sarà comunicata con lettera datata 1 maggio 1915 giorno del suo trentesimo compleanno.

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Fu quello il periodo più intenso di lavoro e di successi per il Maestro Andrea Di Fonzo, stagione di ampie e meritate gratificazioni. Infatti, mentre egli era impegnato nel suo lavoro nella Scuola Musicale e Corpo di Musica del Comune di Milano, veniva sovente invitato dall’orchestra della Scala, nel periodo in cui era direttore Arturo Toscanini, e poi Pietro Mascagni, Tullio Serafin, Gino Marinuzzi ed altri.

Con lo scoppio della Prima Guerra mondiale anche il Maestro dovette partire per il fronte continuando a suonare come solista nella banda militare.

Tanto era l’alta considerazione che Toscanini aveva per il Di Fonzo che inviò una missiva al Maestro della militare, dove esprimeva il desiderio che il Prof. Andrea di Fonzo fosse esonerato dal partecipare alle operazioni di guerra e gli fosse consentito di tornare presso alla Scala di Milano.

Purtroppo la richiesta fu disattesa e negli anni successivi, le ferite riportate in guerre gli procurarono una emiparesi facciale, che gli rese insensibile il labbro superiore.

Nel 1919 tornò a Pianella. Sposò Clotilde Durante ed ebbe quattro figli: Elgisa, Elvio, Ennio, Emilia.

Nel 1920, grazie all’opera di Giacomo Sabucchi, venne riformata la banda dei Diavoli Rossi con il Maestro Concertatore e Direttore Andrea Di Fonzo2. La banda però, due anni dopo, nel 1921, si sciolse per mancanza di fondi. Fu così che nel 1922 Andrea Di Fonzo passò a dirigere la banda di Cepagatti fino al 1927.

Passò poi negli anni '28 e'29 al Premiato concerto musicale “Dopolavoro G. Acerbo” di Loreto Aprutino e nel 1932 tornò nella banda di Cepagatti fino al 1934 dove fu molto apprezzato e chiamato affettuosamente “Lu mastre 'Ndrjiucce3”.

Ne 1936 dirige la banda “Sisto Mancinelli” di Castilenti sino al 1938 e sotto la sua direzione suoneranno i migliori solisti.

Siamo arrivati alle soglie di un nuovo conflitto mondiale. Nel 1940 Andrea di Fonzo diventa Maestro del complesso bandistico di Monterubbiano, nelle Marche.

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Non sempre la salute lo assiste, e la delusione per una attività artistica interrotta bruscamente lo porta a frequenti crisi depressive.

Nel 1946 fu chiamato a dirigere il Gran Concerto di Picciano. Nel 1947 tornò di nuovo a dirigere la banda di Castilenti fino al 1948 quando la banda si sciolse per mancanza di fondi. Diresse inoltre anche le bande musicali di Alanno, Caramanico, Bucchianico, Comunanza (Ascoli Piceno) e di Poggio Catino in provincia di Rieti.

Negli anni seguenti, senza lasciare l’attività didattica, continuò a dare lezioni preparando elementi che poi divennero affermati solisti in varie bande. In questo periodo, tra un avvenimento e l’altro, continuò a comporre musica per banda (musiche religiose e varie, alcuni ballabili e alcune romanze).

Nel 1956 ebbe una riacutizzazione del male: la paresi si estese a tutto il lato destro. Da allora si chiuse maggiormente; lo contraddistingueva una grande signorilità che non passava inosservata e continuò ad essere consultato in occasione delle feste dai vari solisti delle bande musicali che arrivavano a Pianella. Morì l’11 luglio del 1968.

Nel 2009 ad onore e memoria del nostro famoso concittadino gli è stata dedicata la mostra permanente “Pagine di Storie Pianellesi” curata dalla prof.ssa Mira Cancelli, presso il Palazzo delle Cultura con diversi cimeli e ricordi d'epoca

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