âSpoltore Ensemble Winterâ: una serata di poesia, teatro, musica che ha emozionato il pubblico intervenuto: lâappuntamento con la nuova proposta culturale, voluta dallâassessorato alla cultura del comune di Spoltore, ha la direzione artistica del maestro Davide Cavuti.
Ospite dâeccezione lâattore Ugo Pagliai che ha ammaliato il pubblico accorso nella Cattedrale di San Panfilo con la sua recitazione. âParole dâamoreâ, il titolo in programma ideato dallo stesso Davide Cavuti, è stato interpretato da un mostro sacro del teatro italiano, Ugo Pagliai, che ha regalato al pubblico dei veri e propri quadri poetici con la sua straordinaria interpretazione di brani di autori quali Gabriele DâAnnunzio, Trilussa, Dante Alighieri, Garcia Llorca.
"Sono felice di essere a Spoltore - ha dichiarato al pubblico Ugo Pagliai â città che respira cultura e che annovera una delle rassegne teatrali estive più apprezzate in Italia. Ringrazio il direttore artistico Davide Cavuti di avermi invitato a questa edizione invernale della kermesse â ha concluso il grande attore toscano.
La collaborazione tra Pagliai e Cavuti nata in teatro con spettacoli e recital quali âLo Scrigno della Paceâ, âAmore Cosmicoâ e âLa poesia sulle ali della musicaâ (in coppia con Paola Gassman) si è protratta anche al cinema con lâultimo lavoro registico di Cavuti, il film-documentario âPreghieraâ, presentato al 74° âFestival del Cinemaâ di Venezia in collaborazione con lâIstituto Luce.
E proprio la musica è stata la co-protagonista della serata con il maestro Davide Cavuti e il suo Ensemble, sempre allâunisono con la parola cantata da Pagliai, che hanno emozionato il pubblico con rivisitazioni di grande effetto di brani di autori classici e non.
A fine spettacolo, il sindaco Luciano Di Lorito ha ringraziato il maestro Ugo Pagliai omaggiandolo di un volume a cura di Maria Concetta Nicolai; Roberta Rullo, assessore comunale alla cultura, ha ringraziato Davide Cavuti per la serata ed ha augurato a tutti i presenti un sereno e gioioso Natale.
Lo spettacolo si è concluso con il bis del âCanto Vâ di Dante interpretato in modo magistrale da Pagliai, salutato da una standing ovation di tutti presenti.